L’Italia è ripartita, e il lockdown sembra ormai un ricordo quasi lontano. Eppure, si è trattato di una condizione non semplice da affrontare e da vivere nella quotidianità, che ha vincolato davvero tutti per più di due mesi. Un periodo che ha inciso in maniera sensibile sulla vita dei cittadini, italiani e non solo.
E davvero a tutti i livelli: certamente sanitario, senza ombra di dubbio economico, ma anche per quanto riguarda l’aspetto mentale, con la sua salute e la necessaria tranquillità di cui abbisogna. Non è un caso che il servizio offerto dall’Ordine degli psicologi della Toscana durante l’epidemia abbia raggiunto numeri che sono senz’altro notevoli.
Ordine degli psicologi della Toscana: i numeri durante la pandemia
Le linee messe a disposizione dei cittadini sono state due (una dal 16 marzo al 18 maggio, l’altra dal 24 marzo al 30 maggio), con la bellezza di circa 400 psicologi che hanno dato la disponibilità ad essere reperibili. In totale sono state registrate 808 chiamate, più dell’80% delle quali effettuate da cittadini.
Seguono poi gli psicologi stessi, con il 12% delle chiamate totali, gli operatori sanitari con il 5% e poco più del 2% rimanente composto da altre persone. È chiaro quindi come questo servizio sia stato seriamente preso in considerazione in un periodo così delicato, e percepito come un aiuto concreto.